RICOMINCIARE: consigli pratici e utili.
di Emanuele Martignoni (*)
Il rientro dalle ferie, l’avvicinarsi di settembre, le giornate che si accorciano… Quando pensiamo che la pausa estiva possa essere eterna, ecco che le condizioni ambientali e professionali ci ributtano drasticamente nella realtà: che lo si voglia o no, è tempo di ricominciare. La ripresa delle attività in molti casi risulta essere un forte fattore di stress, condizionato da persistente mancanza di voglia e di volontà. Eppure…c’è poco da fare. Anzi no, c’è tanto da fare, ed è il caso che questo “fare” sia di qualità e dia soddisfazione. Urge dunque un reset dell’approccio alla vita vera, c’è da riaccendere la “mentalità” – quel processo interiore che attiva condizioni interne motivazionali e strategie di miglioramento che permetteranno di ottenere risultati. Questo vale per il ritorno al lavoro tanto quanto per le attività sportive e per le relazioni interpersonali, laddove riteniamo necessario riappropriarci di un equilibrio che potrebbe essere venuto meno.
Quello che ti propongo è un esercizio in tre step, magari non esaustivo, ma senza dubbio “attivante” e abbastanza semplice per rimettersi in pista.
Prima di cominciare però prendi un foglio e una penna. Ti starai chiedendo per quale motivo hai bisogno di scrivere; è presto detto: innanzitutto, il processo va “fissato”, devi averlo davanti al naso e poterlo vedere e rivedere, così che non hai scuse per non saperlo; poi, l’azione dello scrivere ti mette nella condizione di concentrarti su quello che stai facendo e focalizza la tua attenzione non solo su quello che uscirà dalla tua penna, ma anche su te stesso: sei tu che ti stai dettando il percorso, stai tracciando la rotta da seguire – e, si sa, avere una via segnata e indicata dà anche un bel senso di sicurezza, come quando usi il navigatore in auto o in bicicletta: non pensi più che potresti perderti perché, semplicemente, hai una guida. Inoltre, il fatto di essere “guida di se stessi” è assai motivante!
A questo punto possiamo partire.
Primo step: SCRIVI UN OBIETTIVO REALIZZABILE. Quando si parla di obiettivi ci viene troppo facile sparare grosso, salvo poi renderci conto che abbiamo chiesto troppo a noi stessi e ci ritroviamo al punto di partenza con un pugno di mosche in tasca. Ma tu non vuoi che accada, perciò il tuo obiettivo deve essere “realizzabile”, deve essere qualcosa che ti impegni il giusto per far sì che tu possa ripartire nel miglior modo possibile. Ciò implica che stai già facendo il punto della situazione su quelle che sono le tue attuali potenzialità, ti devi focalizzare su ciò che puoi fare adesso…non su quello che vuoi accada tra un anno! Concentrati sul tuo stato del momento – che sia fisico o psichico o sociale poco importa, scegli ciò di cui senti di avere maggiormente bisogno. Ti faccio un esempio. Sei un ciclista amatoriale e hai in testa di voler fare la Maratona delle Dolomiti che si svolge all’inizio di luglio, sei stato in vacanza senza bicicletta, hai anche evitato di fare troppi chilometri negli ultimi due mesi perché ha fatto un gran caldo; il tuo obiettivo non sarà “faccio la Maratona delle Dolomiti”: questo è il risultato di un lungo percorso e il risultato non può essere “certo” a causa delle troppe variabili che possono comprometterne il raggiungimento. Il tuo obiettivo sarà qualcosa che ti consenta di rimetterti in sella motivato e di cui puoi avere un riscontro: voglio riuscire a scalare la rampa di XXX senza schiattare dalla fatica. Questo è un obiettivo realizzabile! È qualcosa che ha a che fare con il miglioramento della tua performance, non con un risultato del quale non sei in grado di controllare le variabili.
Secondo step: SCRIVI LA DATA ENTRO CUI RAGGIUNGERE IL TUO OBIETTIVO. È fondamentale la precisione: nello scrivere il tuo obiettivo realizzabile, avrai certamente pensato a qualcosa che a livello pratico è “a portata di mano”, non devi andarlo a cercare chissà dove. Perciò devi poterne avere riscontro in tempi relativamente brevi e puntuali. Tornando all’esempio di prima, potresti scrivere: entro il 15 ottobre. Datti una data concreta! Avere una scadenza ti permette di non cedere il passo, ti invoglia a impegnarti, ti accende la motivazione.
Terzo step: SCRIVI LE TRE AZIONI DA COMPIERE PER RAGGIUNGERE IL TUO OBIETTIVO. Devi poter vedere sul tuo foglio (che adesso è un vero e proprio programma) ben delineati i paletti segnaletici del tuo impegno. Devi sapere che hai un dovere verso te stesso che ti renderà felice e orgoglioso. Di nuovo il nostro esempio: 1) esco in bicicletta due volte a settimana, il mercoledì per un paio d’ore al massimo e il sabato per un giro lungo, entrambi comprendenti la rampa XXX; 2) affronto la rampa XXX sempre con un rapporto abbastanza agile che mi permetta di non dover “spingere” sui pedali, in questo modo posso ascoltare il mio respiro e regolare la fatica; 3) preparo la bici, gli indumenti e le scorte di cibo (i ciclisti hanno sempre fame!) la sera prima delle uscite, così che i giorni delle uscite possa essere concentrato solo sull’azione da compiere.
Ho usato l’esempio del ciclista amatoriale ben sapendo che questa attività è lei pure ricca di variabili (una su tutte: il maltempo), ma che calza bene dal punto di vista del fare: cose semplici, per chi pratica questo sport, che quindi non si distaccano dalla “normalità”, ma che hanno un intento ben preciso e definito. Chiunque pratichi uno sport e stia per riprendere a praticarlo, potrà benissimo adottare questo schema adattandolo alla sua attività coi dovuti tempi e modalità.
È possibile altresì provare a declinare questo esercizio alla sfera “life”, quello dell’esistenza, per esempio con questo esercizio di consapevolezza molto semplice, ma assai gratificante in termini di benessere personale:
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obiettivo: dedicare costantemente del tempo alla percezione di me stesso e delle mie potenzialità;
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tempo: fin da subito, in modo abituale, tre volte a settimana per 45 minuti;
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azioni: 1) prima di cena, ogni lunedì, mercoledì e venerdì, spengo il cellulare, la radio, la televisione, stacco il telefono fisso, scelgo una stanza e mi siedo in posizione comoda; 2) penso alla mia giornata e mi dico ad alta voce che cosa ho imparato oggi e che emozione questa cosa mi ha dato; descrivo (sempre ad alta voce o anche scrivendola) questa emozione, faccio proprio un discorso, come se le stessi parlando; 3) trovo una frase che gratifichi la mia autostima (“io sono capace di…”, “sono felice quando…”, “sento benessere se…”, ecc ecc), una sola, e me la ripeto più volte, con convinzione e sicurezza: userò questa frase domani ogni volta che devo fare qualcosa.
Come puoi vedere, soprattutto da questo secondo esercizio che è alla portata di tutti, non ti sto proponendo alcunché di difficoltoso o impegnativo, altrimenti nemmeno avrebbe senso farlo. Si tratta di un’attività semplice, che però richiede costanza e dedizione; ma è molto appagante, poiché ti dà la possibilità di focalizzare la tua attenzione sugli aspetti positivi del tuo quotidiano e accende la motivazione sulle azioni da svolgere l’indomani. Ciò che è richiesto, sia che si tratti di sport, sia che si tratti di esistenza, è la costanza: bisogna avere voglia di farlo (cosa fondamentale in qualsiasi ambito) e, soprattutto, bisogna essere contenti di farlo; se c’è un ingrediente che mai deve mancare al nostro fare, quello è l’essere felici di compierlo.
Forza allora: è tempo di ripartire!
(*) Emanuele Martignoni
Mental Coach accreditato CSEN-CONI, specializzato nel miglioramento della performance sportiva nei percorsi riabilitativi della Salute Mentale, esperto di Medicina Narrativa Applicata, educatore, scrittore.
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