Sport amatoriale di SQUADRA: il DECALOGO della pratica sportiva

Mi viene chiesto sovente con quale mentalità un soggetto debba praticare sport in una squadra e come sia possibile gestire un gruppo di atleti che praticano un’attività sportiva amatoriale di squadra. Come ben si può immaginare, gli elementi che intercorrono sono molteplici e, quando ci si esprime in termini di “partecipare a un’attività di gruppo” e di “gestione di un gruppo”, non si può prescindere da competenze relazionali indispensabili per vestire questi ruoli, primo tra tutte il connubio necessario tra empatia e autorevolezza che porta a valorizzare ogni singolo elemento di una squadra, favorisce azioni di collaborazione, orienta la condivisione degli obiettivi. Ho stilato quello che chiamo “decalogo per la pratica sportiva negli sport di squadra”, un insieme di principi che, lungi dall’essere esaustivo, è comunque un buon punto di riferimento per chi si cimenta settimanalmente nel ruolo di atleta o allenatore o dirigente in una squadra e in una società sportiva. Sono consapevole che ciascuno dei 10 punti proposti può essere sviscerato e discusso, ma sono altrettanto certo – alla luce dell’esperienza personale – che un buon uso di questo documento porta a ottimi risultati, prima umani che sportivi: del resto, lo sport è principalmente uno strumento di benessere e il benessere non riguarda solo la prestazione fisica, ma anche (soprattutto) l’equilibrio tra mente, corpo e relazioni.

 

Sport di squadra

Decalogo della pratica sportiva

  1. Si fa sport per raggiungere degli obiettivi, personali e di squadra, non per partecipare.

  1. Ognuno è bravo per quello che è in grado di mettere in gioco per sé e per la squadra e nel saper riconoscere il proprio livello di performance per essere di beneficio a tutto il gruppo. Non ci sono i più bravi e i meno bravi.

  1. Non conta vincere, ma conta avere una mentalità vincente, cosa che richiede la graduale acquisizione di abilità e competenze individuali che vengono messe a servizio degli obiettivi che si inseguono, personali e di gruppo; tra queste: autostima, motivazione, disponibilità, gestione delle emozioni, fedeltà a un progetto, coinvolgimento, rispetto, costanza.

  1. Il supporto di ogni soggetto in una squadra è volto al raggiungimento dell’obiettivo comune, perciò è necessario sviluppare un pensiero critico e strategico e un’elevata propensione alla collaborazione.

  1. Quando si è sconfitti, non si perde: si impara per migliorare.

  1. La metodica dell’impegno (costanza, routine, puntualità, ascolto, ordine) va salvaguardata e perseguita con cura.

  1. Lo sport è divertimento sano, anche quando impegna e fa fare sacrifici.

  1. La pratica sportiva ha come finalità il benessere, che può essere conseguito non solo con la condivisione di tempo e di passione, ma anche con il raggiungimento di obiettivi comuni, per cui tutti si impegnano nella stessa direzione.

  1. Chi gestisce un gruppo di atleti in una squadra, nel suo settore di competenza, deve saper valorizzare tutti gli elementi cogliendo l’opportunità dei momenti; si tratta di lavorare sulla capacità di gestione empatica.

  1. L’elemento di valore dello sport non è il risultato, ma il percorso che porta ai risultati.

Emanuele Martignoni
Mental Coach
Area tecnica CSEN-CONI

[email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.