Vi è una bellezza nascosta

Da “Il canto dei laghi” di Emanuele Martignoni, il sonetto d’apertura dell’opera. Si dia a maggio il pregio di portarci verso l’estate…

Vi è una bellezza nascosta

Vi è una bellezza nascosta
tra i riflessi di luce del lago,
un sentiero di cose interrotte
da un sospiro o da un fremito vago,

ove rompere in abili istanti
quel che era dolore ancor’ieri
nell’ascolto del suono sommesso
dell’anima inquieta nei propri misteri,

come il volo perduto un momento
di un piccolo sogno, un rimpianto,
un appunto lasciato nel vento

dall’estate che bussa il suo vanto
leggero alle porte di maggio
con le mani sottili di un canto.

 

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