AUTUNNO: “è tempo di approdi e ritorni”

di Emanuele Martignoni

Ogni stagione porta con sé il suo bagaglio di sentimenti e suggestioni e per ognuna si potrebbero raccogliere parole e pensieri per provare a descriverne la bellezza e il mistero. L’autunno ha la capacità di sorprendere, con quel suo essere coda dell’estate nei giorni in cui perdurano il caldo e il tepore e con quel senso nostalgico che lo scorrere del tempo si porta appresso palesando il ricordo e il “romantic” nel mutare dei colori e nel farci tornare ai sapori e agli odori del focolare.
Laddove la luce è ancora intensa, il buio s’affaccia presto all’orizzonte; le rondini cantano puntuali ogni mattina, finché un giorno lasciano i nidi al silenzio e la voce alle cornacchie; le foglie si ramificano di giallo e, timide ragazze protese a nuovi orizzonti, vanno ad arrossire prima di sposare un vento che le condurrà oltre frontiera. All’ora del tramonto, che via via si fa più rapida accorciando i giorni, il chiacchiericcio delle strade si ammorbidisce e passi svelti tornano al tepore delle case. La luce è intensa e calda, il buio nero e pungente. I sentimenti dondolano su un’altalena di bellezza e fragilità.
Forse, mai come in questa stagione l’uomo è chiamato a riflettere sul tempo della vita e sul destino dei sogni: è il tempo per ritrovare porti sicuri, per stringere i legami importanti, per tornare al sé più profondo e cullare quell’ humanitas che dà valore alle nostre esistenze.

Autumn is coming

Già l’uva
colma i vimini delle cucine.

Il miraggio di luce
dell’estate senza fine
lascia spazi di cielo
al veloce imbrunire delle sere.

Le foglie ostentano timidezza
in gialle striature –
presto arrossiranno
e non saranno che vele di vento
verso la frontiera.

Il suono del tramonto
è ora voci affievolite di saluti,
eco di passi solitari
che s’affrettano alle case.

Una breccia di nostalgia
scivola tra i pochi vetri aperti
ad intiepidire col ricordo
il passare fugace del tempo.

Il canto profumato
dei camini appena accesi
si spande, danzando
in spirali di fumo.

È tempo di approdi e ritorni,
la stagione per raccogliere
il destino dei sogni.

 

(testo tratto da E. Martignoni, “Visioni segrete e lampi di luce”, ed. ilmiolibro.it 2019)

– foto di E. Martignoni, scattate dal Belvedere di Azzate (Va) nei mesi di settembre e ottobre –

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.